martedì 12 agosto 2008

Il Cyberspazio

Un'affascinante descrizione del Cyberspazio è quella di John Perry Barlow, nel (digitalmente parlando) lontano 1990:

"In questo mondo silenzioso, tutta la comunicazione è digitata. Per entrare in esso, ci si deve liberare sia del corpo che dell'ambiente circostante e si diviene solo una cosa fatta di parole.
Si può vedere quello che i nostri interlocutori stanno dicendo (o che hanno detto di recente), ma non come sono loro fisicamente, nè il luogo dove si trovano.
Gli incontri in questa città virtuale sono continui e le discussioni variano dagli ambiti sessuali ai programmi di deprezzamento.
Se sia un singolo trillo telefonico o milioni, essi sono tutti connessi tra di loro.
Collettivamente, formano ciò che gli abitanti della città virtuale chiamano la Rete. Essa si estende attraverso l'immensa regione dello stato di elettroni, microonde, campi elettromagnetici, luci intermittenti che lo scrittore di fantascienza William Gibson battezzò Cyberspazio."






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